In Solidarietà alle Comunità Rom

Il razzismo anti-Rom, l’etnofobia ed il pregiudizio hanno raggiunto intollerabili proporzioni nel governo bulgaro, nella sfera pubblica bulgara e nella società bulgara in generale. LevFem è solidale con le nostre sorelle e fratelli Rom che subiscono quotidiani abusi razzisti, molestie, violenze e disumanizzazione, e sperimentano continuamente innumerevoli forme di pregiudizio mentre sopravvivono ad un ambiente sociale razzista, etnofobo e xenofobo sempre più ostile.

Il 9 gennaio, il vice primo ministro bulgaro Krasimir Karakachanov ha chiamato i bulldozer e ha iniziato la demolizione di case rom costruite in modo informale nel villaggio di Voivodinovo vicino a Plovdiv. Le demolizioni a Voivodinovo sono l’ultimo anello di una catena lunga anni di misure simili in altri quartieri rom. Questo tattica di rappresaglia razzista è ormai la pratica comune che attribuisce la responsabilità e punisce l’intera comunità Rom o interi quartieri Rom per casi di violenza o di risse che coinvolgono singoli Rom, che sono poi molto pubblicizzati dalla stampa in modi stigmatizzanti e disumanizzanti. Karakachanov continua a diffondere il messaggio anti-rom, razzista e disumanizzante e mobilita i pregiudizi anti-Rom per difendere e giustificare la distruzione delle famiglie e delle comunità Rom. Mentre coprono gli eventi in Voivodinovo, i media confermano e spesso amplificano gli atteggiamenti anti-Rom nella società in generale. Non si fa menzione delle famiglie sfollate, nessuna preoccupazione per la loro vita o il loro futuro. Come altri hanno sottolineato, le demolizioni stanno avvenendo in pieno inverno.

LevFem condanna fermamente le demolizioni di case Rom e le palesi dichiarazioni razziste anti-Rom, che Karakachanov e altri membri del governo continuano a vomitare, alimentando il razzismo, l’etnofobia ed altri pregiudizi contro i Rom da posizioni di potere e autorità. Le scelte del governo intensificano le condizioni già estreme di ostilità razzista, etnofobica e xenofoba nei confronti dei Rom e di altre minoranze. Inoltre, le demolizioni fanno parte di una politica di deliberata oppressione e annientamento dei Rom da parte di una maggioranza neoliberista, razzista e di nazionalisti di destra nel governo, che si rivolge ai mezzi di riproduzione sociale dei Rom – le loro case, il loro accesso alle risorse per bisogni di base, i loro mezzi di sopravvivenza e la riproduzione della loro vita quotidiana. Si tratta di un’escalation di una sistematica disumanizzazione e discriminazione dei Rom, inaugurata da trent’anni di politiche del governo neoliberista e dalle sue riforme di privatizzazione, che hanno costantemente espropriato i quartieri Rom di infrastrutture sociali e politiche pubbliche adeguate, mentre incolpano i Rom delle intollerabili condizioni di vita in questi quartieri.

L’accesso ai mezzi di riproduzione sociale ed alle infrastrutture sociali che li coinvolgono è una questione femminista all’avanguardia. È stato un luogo di subordinazione e di controllo intenso, nonché un terreno primario di lotta, per le donne e per le minoranze etniche, razziali e immigrate. Richiediamo pertanto:

  • Le dimissioni immediate del Vice Primo Ministro Karakachanov!

  • Le scuse ufficiali alla Comunità rom ed opportune riparazioni alle famiglie Rom che hanno perso le loro case e le relazioni di comunità.

  • La fine dei sercizi mediatici condiscendenti

  • La fine delle riforme del sistema di sicurezza sociale che mirino a disciplinare i Rom legando i benefici sociali all’istruzione ed al lavoro, senza affrontare le forme estreme di razzismo, pregiudizio e discriminazione nelle scuole e nel lavoro, che scoraggiano le persone appartenenti alle comunità Rom a perseguire l’istruzione e limitano fortemente le loro opportunità economiche solo ai lavori meno retribuiti e più indesiderati o degradanti.

  • Un piano completo per dotare di infrastrutture stradali, idriche, fognarie e un adeguato sistema di gestione dei rifiuti di spazzatura adeguate nei quartieri Rom.

  • Soluzioni decorose per le esigenze abitative dei Rom.

  • Accesso alla protezione dal bullismo razzista, abusi, molestie e discriminazione nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle istituzioni pubbliche.

Chiediamo la tolleranza ZERO per il linguaggio razzista ed etnofobo anti-Rom diffuso dai membri del governo, nella sfera pubblica e nei media, di notizie e intrattenimento. Esortiamo all’azione e chiediamo solidarietà internazionale e locale con i Rom in Bulgaria e oltre.

Firma la petizione avviata da Postoianna Romska Konferentsia / Permanent Roma Conference: https://www.peticiq.com/220857

Per favore condividi questa dichiarazione, organizza azioni ed agisci in ogni modo possibile per affrontare e combattere il razzismo, l’etnofobia e la xenofobia nella sfera pubblica, sui social media e nella vita quotidiana in Bulgaria.

LevFem

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